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Le disfunzioni a carico dell’arto superiore sono tra i più comuni effetti collaterali delle terapie oncologiche, soprattutto nel cancro al seno. L’esercizio fisico può essere un importante alleato contro di esse. Ma è davvero efficace e sicuro? Se sì, quando e come bisognerebbe intervenire? 

 

Chi ha avuto modo di occuparsi di cancro al seno, direttamente o indirettamente, sa che uno degli effetti collaterali maggiormente riportato è la disfunzione degli arti superiori, un quadro che include solitamente: 

 

  • riduzione della mobilità della spalla
  • calo di forza
  • aumento di dolore dell’arto
  • linfedema

 

Sebbene le problematiche descritte siano principalmente causate dall’intervento chirurgico, anche alcune terapie oncologiche, come la radioterapia, contribuiscono alla loro insorgenza. Tuttavia, considerato il ruolo fondamentale giocato da questi trattamenti  nella cura del cancro del seno, essi non possono essere evitati. Dunque, diventa necessario trovare un rimedio affinché gli effetti collaterali descritti non rappresentino più un problema per le donne e gli uomini con cancro al seno.  

 

Nel 2010, alcuni ricercatori della Cochrane Collaboration, uno dei punti di riferimento scientifici più affidabili in ambito sanitario, si sono domandati se l’esercizio fisico possa o meno rappresentare una soluzione alle disfunzioni degli arti superiori presentati dalle/i pazienti con cancro al seno. Per rispondere a questa domanda , i ricercatori hanno raccolto tutti gli studi scientifici randomizzati e controllati (RCT) in materia, per poi analizzarli.
In particolare, gli aspetti su cui hanno deciso di concentrarsi sono: 

 

  1. l’efficacia dell’esercizio fisico nel ridurre la problematica specifica;
  2. la sicurezza dell’esercizio fisico, per identificare eventuali controindicazioni.

Sulla base di 24 studi, che hanno coinvolto in tutto 2132 pazienti con cancro al seno, è stato possibile concludere che l’esercizio fisico rappresenta un trattamento efficace contro le disfunzioni della spalla. In particolare, è emerso che:

 

  1. esercizi di mobilità articolare e allungamento muscolare della spalla contribuiscono ad un migliore e più rapido recupero della funzionalità dell’arto nel periodo post-intervento chirurgico
  2. iniziare un programma di esercizio fisico dopo soli 1-3 giorni dall’intervento chirurgico aumenta i benefici del trattamento, soprattutto nel breve periodo
  3. la forma più efficace di esercizio fisico è quella strutturata. È il caso della terapia fisica o dell’esercizio fisico preventivo e adattato, in cui un professionista sceglie accuratamente gli esercizi da proporre al paziente, determinando numero di ripetizioni, serie, intensità, durata, recupero e tutti gli altri fattori importanti per un corretta, rapida e sicura ripresa della funzionalità dell’arto superiore. 

 

Ma oltre ad essere efficace, l’esercizio fisico è anche sicuro? Non influisce negativamente sullo sviluppo del linfedema? La risposta è sì, l’esercizio fisico è un trattamento sicuro per le/i pazienti con cancro al seno che presentano una disfunzione degli arti superiori. Più nel dettaglio, l’esercizio fisico focalizzato sugli arti superiori, sia esso eseguito dopo un intervento chirurgico sia durante o dopo un trattamento anti-tumorale, NON influisce sullo sviluppo del linfedema. In ogni caso, è di fondamentale importanza chiedere il parere del proprio medico di riferimento e rivolgersi ad uno specialista dell’esercizio fisico adattato a patologie oncologiche, e far comunicare le due figure professionali. Insieme è possibile identificare la migliore strategia da adottare per ridurre al minimo gli effetti collaterali a carico dell’arto superiore, sfruttando i benefici dell’esercizio fisico svolto in totale sicurezza. 

Riassumendo: 

 

  • per combattere le disfunzioni dell’arto superiore, l’esercizio fisico rappresenta una scelta valida. Prima si inizia a praticarlo, maggiori, più rapidi e più duraturi saranno i suoi benefici
  • l’esercizio fisico è un trattamento sicuro per contrastare le disfunzioni dell’arto superiore e non provoca linfedema

 

Se non sapete a chi rivolgervi, scriveteci per email o inviateci un messaggio sui social! L’obiettivo di Nemo – Allenamento e Cancro è supportare i pazienti e le pazienti con cancro al seno attraverso l’esercizio fisico. Saremo felici di aiutarvi nella ricerca del/la giusto/a professionista.

 

Antonio De Fano © 

 

Specialista dell’esercizio fisico

 

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4 risposte

  1. Noela Vanone ha detto:

    Grazie mille .un articolo molto utile per me . Ho subito una mastectomia e desidero entro breve iniziare esercizi specifici. Posso avere ulteriori informazioni?

    • Nemo - Allenamento e Cancro ha detto:

      Ciao Noela.
      Tutto dipende da che tipo di operazione hai fatto, quanto tempo è passato e se hai fatto/farai altre terapie. Se vuoi, puoi prenotare una consulenza con i nostri professionisti a questo link: https://ne.mo.it/nemo-online/
      Speriamo di essere stati utili e tranquilla, che con degli esercizi mirati si riesce a recuperare/risolvere molte delle disfuzioni che hai letto nell’articolo!
      Il team di Nemo

  2. Paola ha detto:

    Buongiorno
    avrei bisogno di Sapere se esiste un centro in cui mi posso allenare a Torino
    grazie
    Cordiali saluti
    Paola Bonora

  3. Nemo - Allenamento e Cancro ha detto:

    Ciao Paola,
    Per quanto riguarda noi, ci stiamo attrezzando per cercare di arrivare in più città possibili con i nostri Nemo training, anche a Torino.
    Nel frattempo ti consigliamo di chiedere al tuo medico oncologo o al tuo medico di base se conosce centri/professionisti che rispondano al tuo bisogno.
    Per qualsiasi informazione specifica, puoi prenotare una consulenza con i nostri professionisti seguendo questo link:https://ne.mo.it/nemo-online/
    Speriamo di essere stati utili.
    Il team di Nemo

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