Vaccino anti-Covid19 per malati oncologici, sì o no? Verità e falsi miti.
In Italia ha avuto inizio la campagna vaccinale anti SARS-Cov2. Facciamo un po’ di chiarezza su alcune delle affermazioni che circolano riguardo all’opportunità di vaccinare i pazienti oncologici
“I vaccini anti SARS-CoV2 ad oggi approvati sono realizzati secondo una tecnologia nuova, arrivata in clinica per la prima volta.”
VERO. I primi studi alla base di questo tipo di tecnologia risalgono al 1989. Già nel 2017 erano in corso ben 4 trial per vaccini del genere. La ragione per cui, già da molti anni, si lavora a questa tecnologia è imputabile al suo elevato potenziale di efficienza e sicurezza, oltre che al suo essere facilmente adattabile a nuove varianti virali rispetto alle tecnologie precedenti. Ciò nonostante, il vaccino Pfizer contro SARS-CoV2 è il primo vaccino ad mRNA ad aver superato tutte le fasi della sperimentazione ed essere entrato in clinica.
“Il vaccino modifica il DNA di chi lo riceve.”
Assolutamente FALSO. Come spiegato, i primi anti-Covid approvati dall’AIFA e consegnati in Italia (Pfizer e Moderna) prevedono l’impiego di una molecola di RNA messaggero intrappolata all’interno di un involucro di lipidi, sostanzialmente di grasso. L’RNA messaggero è una molecola che non è in grado di permanere a lungo nell’organismo. Rimane stabile il tempo necessario affinché le cellule che la ricevono, ossia quelle nel sito di iniezione del vaccino, producano una proteina detta spike che viene successivamente riconosciuta dalle cellule del sistema immunitario. Avvenuto ciò, non resterà traccia dell’RNA messaggero.
“I tempi richiesti per l’approvazione dei vaccini anti-Covid sono stati incredibilmente più brevi del solito.”
VERO, ma questo non implica che vi siano state delle approssimazioni o delle rinunce per quanto riguarda gli standard di sicurezza. A consentire di accelerare il processo è stato essenzialmente lo snellimento delle pratiche burocratiche, unito alle procedure speciali che vengono attivate in casi eccezionali come, appunto, una pandemia. Innanzitutto, c’è stato uno sforzo congiunto a livello mondiale per raggiungere l’obiettivo comune della produzione di un vaccino. Le aziende farmaceutiche, forse per la prima volta, hanno condiviso le proprie conoscenze e il mondo della ricerca in generale si è concentrato sullo studio del virus per poter capire quanto più possibile in tempi ristrettissimi. In secondo luogo, anziché sviluppare nuove tecnologie o studiare da zero una nuova tipologia di vaccino ci si è concentrati sulla modifica di alcuni sistemi già largamente sperimentati in fase preclinica. Questo ha consentito di saltare a piè pari tutta una fase di raccolta di dati perché, semplicemente, già raccolti in precedenza. Ultimo, ma non ultimo, alle case produttrici è stata data la possibilità di svolgere i test clinici di fase 1 e 2 praticamente in contemporanea, cosa che ha snellito enormemente le procedure. Infine, possiamo star certi che i fascicoli relativi ai vaccini anti-SARS-CoV2 saranno in cima alla pila di documenti in attesa di approvazione sulle scrivanie delle principali agenzie del farmaco (Food and Drug Administration FDA, European Medicine Agency EMA, Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
“I pazienti oncologici non possono ricevere il vaccino anti SARS-CoV2.”
FALSO. Al contrario, è parere comune degli oncologi che i pazienti oncologici debbano essere inseriti tra le categorie a rischio, per quanto allo stato attuale non siano ancora iniziate le somministrazioni per questa categoria. Sebbene sia vero che il vaccino non è stato sperimentato su pazienti oncologici, non c’è motivo di ritenere, salvo casi particolari e specifici da discutere con il proprio oncologo, che la somministrazione possa indurre effetti collaterali legati alla patologia oncologica o che possa interagire con i farmaci normalmente assunti dai pazienti.
“I pazienti oncologici in terapia possono essere vaccinati!”
Assolutamente VERO, sempre tenendo conto dei consueti accorgimenti relativi all’immunodepressione già adottati per altri tipi di vaccinazione, come l’antinfluenzale o l’antipneumococcica. I pazienti in terapia ormonale o biologica non sono soggetti ad una riduzione dei così detti globuli bianchi, perciò possono essere vaccinati senza alcun problema. Per quanto riguarda i pazienti in chemioterapia, è importante che questi inizino la vaccinazione nel momento in cui vi è la risalita nel numero dei globuli bianchi, questo per assicurare una adeguata risposta immunitaria. L’oncologo sarà in grado di indicare il momento migliore per sottoporsi alla vaccinazione caso per caso.
Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, recentemente approvato per la somministrazione negli adulti tra i 18 e i 55 anni e che si basa su una tecnologia diversa, il suo impiego è consigliato in individui sani. Pazienti anziani e particolarmente fragili, con malattie croniche o a rischio di complicazioni hanno diritto a ricevere preferenzialmente i vaccini a mRNA, Pfizer o Moderna.
Abbiamo voluto fare chiarezza su alcune delle innumerevoli domande riguardo alla campagna vaccinale contro il SARS-CoV2. Le informazioni qui contenute sono puramente indicative. Vi ricordiamo di discutere sempre le vostre scelte in materia di salute con il vostro oncologo di fiducia, che è la persona più adatta a consigliarvi il comportamento più corretto da tenere.
Vuoi approfondire?
Domande e risposte sul vaccino anti SARS-CoV2 di Fondazione Veronesi (https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/il-vaccino-anti-covid-19-e-i-malati-di-cancro-domande-e-risposte)
Raccomandazioni Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) , Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO),
Collegio degli Oncologi Medici Universitari (COMU) sulla vaccinazione COVID-19 per pazienti oncologici https://www.aiom.it/documento-aiom-cipomo-comu-vaccinazione-covid-19-per-i-pazienti-oncologici/
Qui (https://youtu.be/GJrC0xAAXoU) trovi un video divulgativo realizzato ad arte che spiega con semplicità il funzionamento dei vaccini Pfizer e Moderna.
FAQ dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sui vaccini anti SARS-CoV2 Pfizer (Comirnaty) e Moderna ( mRNA -1273) https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-mrna
Documento di approvazione del vaccino Astra-Zeneca (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1289678/Comunicato_AIFA_626.pdf/265e16d3-921e-cc38-fdc1-d854c1f18ef8)
Ricercatrice in Oncologia Traslazionale,
Dottoressa di Ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare.
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